“PartecipAzione” e se i ragazzi governassero il quartiere?

“PartecipAzione” e se i ragazzi governassero il quartiere?

A gennaio 2014 ha avuto termine la prima parte del progetto di partecipazione denominato “ProgettAzione… e se a governare fossero i bambini”. L’intervento, ha voluto attivare un processo di partecipazione di giovanissimi abitanti del quartiere Zen di Palermo, e di riflesso delle loro famiglie, mirato alla riqualificazione del territorio di appartenenza.

Il progetto ha voluto creare uno spazio nel quale dare ascolto alle voci di alcuni minori del territorio, riconoscendo la loro importanza e guidandole verso il percorso di possibilità di intervento concreto. Si è trattato, pertanto, di una sorta di “educazione civica” fatta sul campo, con gli strumenti della concretezza e del vissuto quotidiano, atta ad insegnare un modo responsabile di essere cittadini coinvolti nell’amministrazione della Polis. Il progetto ha coinvolto inizialmente 30 preadolescenti di età compresa tra 10 e 14 anni.

Dopo la fase dell’identificazione degli elementi il gruppo è passato alla elaborazione di una proposta; di fatto è stato chiesto ai ragazzi cosa avrebbero cambiato del loro quartiere,cosa mancasse e cosa ritenevano fosse necessario, per aiutarli ad avere più elementi di paragone e maggiore consapevolezza del “bello”si è deciso di far conoscere ai minori diverse realtà curate (giardini, palazzi storici etc) di Palermo attraverso delle gite.

Innestata l’idea di cambiamento possibile si è passati ad una fase più operativa, durante questa sono stati realizzati due incontri con un gruppo di tre architetti esperti in progettazione partecipata, che hanno incoraggiato i bambini nel liberare la fantasia, e comunicato loro che tutti insieme, ognuno con le proprie competenze e capacità, si può realizzare cose belle di cui beneficiano tutti.

A questo punto il gruppo ha identificato un’area del quartiere che fosse adatta ad un intervento di recupero, ma soprattutto che fosse abbastanza centrale nel quartiere e semplice da controllare per evitare eventuali atti vandalici. Quindi, con i materiali portati dagli esperti di progettazione partecipata, inizialmente, e quelli acquistati dal progetto, poi, hanno dato vita ad un plastico che raffigura il progetto.

Grazie all’ integrazione progettale e finanziaria è stata possibile una capillare opera di sensibilizzazione del territorio, con l’aiuto dei ragazzi e delle loro famiglie, ma anche un successivo coinvolgimento di questi nel mantenimento e nella cura del giardino che è stato scelto di realizzare.

La realizzazione del giardino e la sua fruibilità rappresenta un importante primo passo verso lo sviluppo del territorio e dei sui abitanti, permettendo di raggiungere sia un obiettivo individuale – ossia l’aumento del senso di efficacia e di autostima dei ragazzi preadolescenti – sia un obiettivo sociale – la creazione di una cellula sociale che sia agente di cambiamento per l’intero territorio.

Per saperne di più:
http://www.alberodellavita.org/